Le principali indicazioni all’intervento di sostituzione protesica del ginocchio sono:
– Artrosi primaria monocompartimentale / bicompartimentale
– Artrosi secondaria / post-traumatica
– Necrosi asettica condilo femorale
– Artrite settica ginocchio
– Insuccessi di osteotomie
– Fratture
– Tumori ossei
Al giorno d’oggi, esistono molteplici disegni protesici che si adattano alle molteplici richieste funzionali dei pazienti cosi come ai differenti scenari osseo-legamentosi. Possiamo distinguere pertanto impianti con conservazione del legamento crociato posteriore (CR) o con sacrificio dello stesso e stabilizzazione posteriore (PS) del tipo a cerniera o di tipo semivincolato.
In presenza di artrosi localizzata ad un singolo comparto del ginocchio, si predilige l’utilizzo di protesi monocompartimentali con il rispetto delle componenti ligamentose integre e delle superficie condrali indenni dal fenomeno involutivo artrosico.
Gli obiettivi della sostituzione protesica sono quindi di ottenere una nuova articolazione stabile e sana, con buona capacità di movimento, non dolorosa, che garantisca al paziente il miglioramento della qualità della vita.
L’intervento di artroprotesi consente un veloce recupero funzionale con ripresa dell’attività deambulatoria, sotto visione fisioterapica, già dal primo giorno post-operatorio.
La riabilitazione fisiochinesiterapica, dopo l’intervento di artroprotesi, ha come obiettivi, in funzione dell’età e delle comorbidità del paziente, il recupero della forza muscolare, dell’articolarità, della coordinazione e dello schema del cammino, tanto più difficili da ottenere quanto più la situazione dell’arto era compromessa prima dell’intervento chirurgico.